
A Leggi di Lavoro Live l’analisi su cybersicurezza e IA del professore Maurizio Mensi
Il nostro Paese è attrezzato per difendersi dalle minacce informatiche continue e sempre più evolute? Sì, secondo Maurizio Mensi, professore di Diritto dell’Economia alla scuola Nazionale dell’Amministrazione, nonché consigliere del Comitato Economico e Sociale Europeo, intervenuto a Leggi di Lavoro Live. “Il nostro Paese è soggetto a un attacco informatico senza precedenti dato il ruolo strategico che ricopre a livello internazionale”, ha dichiarato il professore, “ma può contare su un apparato istituzionale articolato ed efficiente”. Basti pensare che l’Italia “ha di recente recepito la Direttiva NIS2, tassello molto importante di un mosaico normativo complessivo che l’Unione europea ha delineato negli anni”. Nel corso dell’intervista, il professor Mensi, autore di un contributo sulla cybersicurezza e l’Intelligenza Artificiale, che a breve sarà disponibile sul n. 1/2025 di “Leggi di Lavoro”, si è poi soffermato sulle risposte alle minacce informatiche che si stanno delineando, sul piano tecnico e regolamentare, a livello europeo e internazionale. Ma anche sul tema della disinformazione, che spesso svolge un ruolo sottovalutato nel contrasto al crimine informatico, definita come “una minaccia insidiosa perché di difficile individuazione e dalla quale ci si può difendere con l’attenzione, il pensiero critico, e la capacità del cittadino di discernere il vero dal falso”. E sulle strategie che possono adottare le Pmi per proteggersi da queste minacce, Mensi ha suggerito non solo di “dotarsi di strumenti tecnologici adeguati, ma di puntare alla formazione, alla qualificazione e, dunque, di far leva sul fattore umano”.
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