
Ai lavoratori del settore, anche in cessazione, riconosciuta, per il 2025, un’indennità per un massimo di 12 mesi
Ai lavoratori delle aziende del settore call center, anche in cessazione, è riconosciuta un’indennità pari al trattamento massimo di integrazione salariale straordinaria, per un periodo massimo di 12 mesi. Lo rende noto il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con il Decreto Interministeriale n. 45 del 16 gennaio 2025, in concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il provvedimento stanzia 20 milioni di euro dal Fondo sociale per l’occupazione e la formazione per sostenere i lavoratori del comparto, garantendo un ammortizzatore sociale mirato per le aziende in difficoltà. In particolare, l’indennità può essere richiesta nei casi di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa, quando non è possibile accedere alle prestazioni del Fondo di solidarietà bilaterale per la Filiera delle Telecomunicazioni (art. 2). Il trattamento è inoltre previsto per le aziende in cessazione di attività e per quelle coinvolte in procedure concorsuali con autorizzazione alla continuazione dell’attività. La imprese interessate – precisa il Ministero – devono sottoscrivere preliminarmente un accordo presso la Direzione generale dei rapporti di lavoro e delle relazioni industriali – Divisione IV. Successivamente, la domanda di concessione dell’integrazione salariale dovrà essere trasmessa via PEC alla Direzione generale degli ammortizzatori sociali – Divisione III all’indirizzo DGammortizzatorisociali.div3@pec.lavoro.gov.it utilizzando l’apposita modulistica (modulo istanza – modulo elenco lavoratori – modulo privacy).
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