Nella risposta a interpello n.16/2025 i chiarimenti del Fisco
È possibile cumulare il nuovo regime agevolativo per lavoratori impatriati (D.Lgs. n. 209/2023) con gli incentivi per il rientro in Italia di ricercatori residenti all’estero (art. 44 del D.L. n. 78/2010). Lo rende noto l’Agenzia delle Entrate con la risposta all’interpello n. 16/2025, fornendo un importante chiarimento per i professionisti che scelgono di tornare in Italia per svolgere attività di ricerca o lavorative. Nello specifico, l’interpello è stato presentato da un odontoiatra e docente universitario trasferitosi in Spagna, che ha chiesto chiarimenti sulla possibilità di beneficiare contemporaneamente dei citati regimi fiscali agevolati. L'istante ha motivato la richiesta sottolineando che la nuova disciplina non prevede espressamente il divieto di cumulo tra le due agevolazioni. Alla luce del vigente quadro normativo, l’Amministrazione finanziaria ha chiarito che, a differenza del precedente regime speciale per lavoratori impatriati (disciplinato dall’art.16 del D.Lgs. n.147/2015, ora abrogato), non sussiste più un divieto esplicito di cumulo tra le due agevolazioni fiscali. Pertanto, l’istante potrà usufruire simultaneamente del nuovo regime agevolativo per lavoratori impatriati per i redditi derivanti dalla sua attività di medico odontoiatra e degli incentivi per il rientro di ricercatori residenti all’estero per quelli legati alla sua attività accademica. Questa possibilità sarà applicabile a partire dal periodo d’imposta 2025 e fino alla scadenza dei rispettivi benefici previsti dalla normativa.
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