I chiarimenti per accedere al bonus e le categorie di lavoratori che danno diritto all’incentivo maggiorato
La maxi-deduzione fiscale per le assunzioni, prevista dall’art. 4 del D.Lgs. n. 216/2023, è diventata pienamente operativa ed estesa fino al 2027 dalla legge di Bilancio 2025. Il beneficio consente una maggiorazione del costo del personale deducibile del 20%, con un ulteriore incremento del 10% per l'assunzione di lavoratori appartenenti a categorie svantaggiate. Lo rende noto l’Agenzia delle Entrate con la circolare n.1 del 20 gennaio scorso, nella quale vengono fornite le indicazioni operative per la corretta applicazione della misura. L’agevolazione – si legge nel documento di prassi – è riservata a titolari di reddito d’impresa ed esercenti arti e professioni, incluse società di persone, imprese individuali, enti non commerciali con attività d’impresa e soggetti non residenti con stabile organizzazione in Italia. Sono ammessi anche i professionisti con reddito di lavoro autonomo abituale, mentre restano esclusi gli imprenditori agricoli che producono solo reddito agrario e i soggetti in procedura liquidatoria. Per ottenere il beneficio – precisa l’Agenzia – è necessario un incremento occupazionale, cioè un aumento del numero di dipendenti a tempo indeterminato rispetto alla media dell’anno precedente. Inoltre, il totale dei lavoratori, inclusi quelli a tempo determinato, non deve risultare inferiore rispetto al 2023. L’incremento deve essere reale e non fittizio, quindi non saranno considerati validi trasferimenti interni tra società dello stesso gruppo. L’incentivo, inoltre, sale al 30% per l’assunzione di categorie meritevoli di maggiore tutela, come persone con disabilità, donne con almeno due figli minori di 18 anni, vittime di violenza inserite nei percorsi di protezione e giovani rientranti negli incentivi all’occupazione giovanile. Illustrati, infine, modalità di calcolo della maxi-deduzione e criteri per determinare l’ammontare del beneficio fiscale.
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