Il riepilogo Inps delle principali novità introdotte dal Collegato Lavoro 2024 e dalla Legge di Bilancio 2025
Novità per cassa integrazione, NASpI, congedo parentale e sostegno alle imprese. Fornito dall’Inps un quadro riepilogativo delle principali misure in materia di ammortizzatori sociali e misure di sostegno al reddito per il 2025, introdotte dal Collegato Lavoro 2024 e dalla legge di Bilancio 2025. Lo rende noto lo stesso istituto con la circolare n. 3 del 15 gennaio scorso in cui illustra le principali novità. In particolare, l’art. 6 del Collegato Lavoro 2024 sostituisce l’art. 8 del D.Lgs. n. 148/2015, stabilendo che il lavoratore che svolge attività subordinata o autonoma durante la cassa integrazione non ha diritto al trattamento per le giornate lavorate. Tuttavia, secondo la giurisprudenza, l’integrazione non viene persa per l’intero periodo, ma solo ridotta in proporzione ai guadagni percepiti. Inoltre, chi non comunica preventivamente all’Inps lo svolgimento di un’altra attività decade dal diritto all’integrazione salariale. Per la NASpI, chi si dimette da un contratto a tempo indeterminato e trova un nuovo impiego prima di essere licenziato dovrà aver maturato almeno 13 settimane di contributi tra i due eventi per poter accedere all’indennità di disoccupazione. Restano garantite le tutele per dimissioni per giusta causa, maternità/paternità o in caso di risoluzione consensuale in sede protetta. Novità anche per il licenziamento in caso di assenza prolungata: l’art. 19 del Collegato Lavoro 2024 prevede che, in caso di assenza ingiustificata oltre il termine del contratto collettivo o comunque superiore a 15 giorni, il datore di lavoro deve segnalarlo all’Ispettorato del Lavoro, che potrà verificarne la veridicità. In questi casi, il rapporto di lavoro si considera risolto per volontà del lavoratore. Inoltre, aumenta l’indennità per il congedo parentale, portandola all’80% della retribuzione per tre mesi, fruibile entro il sesto anno di vita del bambino o dal suo ingresso in famiglia in caso di adozione. Previsto anche un sostegno per i settori in crisi, con 70 milioni di euro per le aziende in crisi industriale complessa.
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