Lo strumento, in vigore fino al 31 dicembre 2025, punta anche a ridurre infortuni e malattie professionali e contrastare il lavoro nero e il caporalato
Approvato il primo Piano integrato per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Lo rende noto il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con la pubblicazione del Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali del 17 dicembre 2024, n. 195. Operativo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025, questo nuovo strumento segna una svolta nel modo di affrontare la sicurezza sul lavoro, considerandola non più solo un obbligo normativo, ma un valore centrale per migliorare la qualità della vita nei contesti di studio, lavoro e comunità. Il Piano si propone di rafforzare la cultura della sicurezza, con azioni mirate e un approccio sinergico tra istituzioni come il Ministero del Lavoro, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro, l’Inail e l’Inps. Tra gli obiettivi principali – si legge sul Piano Integrato per la Salute e Sicurezza nei luoghi di Lavoro – la sensibilizzazione e la formazione di giovani e lavoratori, il sostegno alle imprese, il contrasto al lavoro nero e al caporalato, e una riduzione significativa di infortuni e malattie professionali. Cinque le aree strategiche: iniziative di prevenzione e promozione; campagne informative; programmi dedicati ai giovani; campagne straordinarie di vigilanza; interscambio di banche dati. Il Piano potrà essere aggiornato per rispondere a nuove esigenze, grazie a un sistema di monitoraggio costante delle attività e di verifica dei risultati.
Notizie correlate: FNC: istanze a partire dal prossimo 10 febbraio – FNC: le novità della terza edizione – Sicurezza sul lavoro: aggiornamento formazione quinquennale per i preposti