Il bilancio Inail sull’andamento di incidenti e patologie, le attività su ricerca e prevenzione e gli obiettivi per affrontare le sfide del futuro
Nel 2022 calano le denunce di incidenti mortali sul lavoro. Sono stati, infatti, 1.208 i casi con esito mortale, con un decremento del 15,2% rispetto alle 1.425 del 2021. Gli incidenti mortali accertati sul lavoro sono stati 606, in calo del 21,7% rispetto ai 774 dell’anno precedente; quelli avvenuti “fuori dell’azienda” 365, pari a circa il 60% del totale. In crescita, tuttavia, infortuni e malattie professionali. Nel 2022 sono stati denunciati all’Inail 703.432 infortuni sul lavoro, circa 139mila in più rispetto agli oltre 564mila del 2021 (+24,6%). Un aumento dovuto sia ai contagi professionali da Covid-19, sia agli infortuni “tradizionali” che hanno fatto registrare un incremento di oltre il 13%. Questi e altri interessanti dati sono contenuti nella Relazione Annuale Inail 2022, presentata lo scorso 4 ottobre, presso l’Auditorium della Direzione generale di Roma.Fabrizio D’Ascenzo, commissario straordinario dell’Istituto, ha illustrato al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, i dati sull’andamento degli infortuni e delle malattie professionali, le attività realizzate dall’Istituto sui fronti della ricerca, della prevenzione, della riabilitazione e degli investimenti, i risultati economici conseguiti e gli obiettivi strategici per affrontare le sfide del futuro. Sul fronte delle patologie denunciate, si assiste a una crescita del 9,9% rispetto al 2021 e soprattutto rispetto al 2020, anno in cui il fenomeno risultava ridotto a causa della pandemia. Tra i fattori poi che aumentano l’esposizione al rischio di infortuni e malattie professionali c’è l’invecchiamento della popolazione attiva. “Nel fascicolo che il Ministero del Lavoro porterà per la prossima manovra di bilancio – ha spiegato il Ministro Calderone, intervenuta a margine della presentazione – chiederò lo sblocco di una parte dell’avanzo di amministrazione corrente dell’Inail, in modo da utilizzare le risorse per sostenere ancora di più la formazione e tutti gli investimenti in materia di prevenzione dei rischi e di applicazione della normativa per la sicurezza”. Per il Ministro i dati sugli infortuni, e in particolare la diminuzione dei casi mortali, “ci consegnano però un sistema che ha saputo generare un livello di attenzione in grado di contrastare alcuni elementi di preoccupazione. C’è un grande sforzo da parte dell’Istituto, del Ministero e del mondo del lavoro per investire in sicurezza e in prevenzione. L’impegno di tutti è garantire che le norme vengano osservate e che i posti di lavoro possano essere di qualità e sicuri”, ha così concluso. E restando in tema di prevenzione di incidenti e malattie professionali, il commissario straordinario D’Ascenzo ha ricordato poi che tra le iniziative promosse dall’Istituto c’è il bando ISI che dal 2010 ha messo a disposizione oltre tre miliardi di euro a fondo perduto per sostenere le imprese nella realizzazione di progetti di miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Dopo i 333,4 milioni dell’edizione 2022, con cui sono stati apportati ulteriori interventi innovativi per migliorare e semplificare la procedura, per il prossimo bando è previsto uno stanziamento di mezzo miliardo di euro.
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